L’ottimismo è più di una semplice attitudine mentale: è una vera e propria strategia per migliorare la qualità della vita e, secondo numerosi studi scientifici, persino allungarla. La capacità di affrontare lo stress con un atteggiamento positivo, senza negare le difficoltà ma trasformandole in opportunità di crescita, è stata associata a una maggiore resilienza e a un’aspettativa di vita più lunga.
Ma come funziona questo meccanismo e quali sono le prove scientifiche a supporto?
L’ottimismo e la longevità: le evidenze scientifiche
Uno studio condotto dalle università di Boston e di Harvard e pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences ha dimostrato che le persone più ottimiste hanno una durata media della vita superiore dell’11-15% rispetto ai più pessimisti e una probabilità del 50-70% più alta di raggiungere gli 85 anni. La ricerca, basata sul monitoraggio di 70.000 donne e 1.500 uomini per periodi compresi tra i 10 e i 30 anni, ha evidenziato una forte correlazione tra ottimismo e longevità, indipendentemente da altri fattori come stile di vita, dieta e attività fisica.
Secondo Lewina Lee, autrice dello studio, la resilienza allo stress potrebbe essere la chiave di questa associazione. Gli ottimisti tendono a reagire meglio alle difficoltà, regolando le emozioni e affrontando i problemi in modo costruttivo. Questo riduce l’impatto dello stress cronico sull’organismo, un fattore noto per accelerare l’invecchiamento e aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e neurodegenerative.
Il ruolo della resilienza e della regolazione emotiva
Ma cosa distingue gli ottimisti dai pessimisti? Secondo Martin Seligman, psicologo e autore della “psicologia positiva”, l’ottimismo non è una visione ingenua della realtà, ma un modo di affrontare la vita con la convinzione di poter influenzare gli eventi in modo favorevole. Questo approccio permette di interpretare le avversità non come ostacoli insormontabili, ma come sfide da superare.
La resilienza, ovvero la capacità di adattarsi agli eventi stressanti senza esserne sopraffatti, è un aspetto centrale dell’ottimismo. Studi condotti alla Harvard T.H. Chan School of Public Health hanno dimostrato che le persone ottimiste sono più abili nel gestire lo stress, riducendo l’infiammazione e migliorando la funzione del sistema immunitario. Inoltre, hanno maggiori probabilità di adottare comportamenti salutari, come praticare attività fisica, seguire una dieta equilibrata e mantenere legami sociali forti.
La psicologia positiva: un ottimismo realistico
Uno dei rischi dell’ottimismo è il cosiddetto “positivismo ottuso”, una forma di negazione della realtà che porta a ignorare i problemi anziché affrontarli. La psicologia positiva propone invece un approccio realistico: riconoscere sia gli aspetti positivi sia quelli negativi delle situazioni e lavorare attivamente per migliorare ciò che è nelle proprie possibilità.
Antonio Lo Iacono, presidente della Società Italiana di Psicologia, suggerisce un esercizio utile per sviluppare un ottimismo consapevole: tenere un diario in cui annotare ogni giorno eventi positivi e negativi, cercando di trovare soluzioni per migliorare la propria situazione. Questo aiuta a sviluppare una mentalità più flessibile e resiliente, riducendo la tendenza a ingigantire le difficoltà.

Il legame tra ottimismo e salute fisica
Gli effetti benefici dell’ottimismo non si limitano alla sfera psicologica. Numerosi studi hanno dimostrato che le persone ottimiste hanno un rischio minore di sviluppare patologie croniche. Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of the American Medical Association, l’ottimismo è associato a una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, grazie all’influenza positiva sulla pressione arteriosa, sui livelli di colesterolo e sull’infiammazione sistemica.
Inoltre, uno studio della Mayo Clinic ha evidenziato che gli ottimisti hanno livelli più bassi di cortisolo, l’ormone dello stress, che se prodotto in eccesso può contribuire all’insorgenza di obesità, diabete e disturbi metabolici. Questo spiega perché le persone ottimiste tendano a vivere più a lungo e in migliore salute rispetto ai pessimisti.
Strategie per coltivare l’ottimismo
Se l’ottimismo può influenzare così profondamente la salute e la longevità, la domanda sorge spontanea: è possibile allenarsi a essere ottimisti? La risposta è sì. Gli esperti suggeriscono alcune strategie pratiche per sviluppare un’attitudine più positiva verso la vita:
- Praticare la gratitudine: tenere un diario della gratitudine aiuta a focalizzarsi sugli aspetti positivi della vita, rafforzando una visione più ottimistica del futuro.
- Visualizzare il successo: immaginare scenari positivi e lavorare per realizzarli aiuta a sviluppare una mentalità proattiva.
- Evitare il catastrofismo: imparare a ridimensionare i problemi e a considerarli temporanei e risolvibili è fondamentale per mantenere un atteggiamento positivo.
- Circondarsi di persone positive: l’ottimismo è contagioso. Trascorrere del tempo con persone che hanno un atteggiamento positivo aiuta a rafforzare la propria capacità di affrontare le difficoltà.
- Praticare attività fisica: l’esercizio fisico stimola la produzione di endorfine, migliorando l’umore e riducendo lo stress.
- Meditazione e mindfulness: queste tecniche aiutano a ridurre l’ansia e a sviluppare una maggiore consapevolezza dei propri pensieri, favorendo una visione più equilibrata della realtà.
Conclusione
L’ottimismo non è solo una predisposizione genetica, ma una competenza che può essere sviluppata e potenziata con il tempo. Le evidenze scientifiche dimostrano che un atteggiamento positivo è associato a una maggiore longevità, a una migliore salute fisica e a una maggiore resilienza allo stress.
Coltivare l’ottimismo non significa ignorare le difficoltà, ma imparare a gestirle in modo costruttivo, trasformando le avversità in opportunità di crescita. In un mondo caratterizzato da incertezze e sfide, l’ottimismo potrebbe rivelarsi la nostra più grande risorsa per vivere a lungo e in salute.
Fonti:
- Optimists Live Longer. New study by BU, Harvard researchers indicates positive thinking can help us live past age 85, Boston University.
- La grande strategia dell’ottimismo. Trasformare lo stress in esercizi di resilienza può allungare l’aspettativa di vita, STEFANO MASSARELLI, La Stampa.