Acido folico e prevenzione delle malformazioni congenite 

Il ruolo essenziale della vitamina B9 

Siamo giunti al terzo capitolo di una serie dedicata alla salute in gravidanza, ispirata al decalogo pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Dopo aver esplorato i principi generali di una corretta nutrizione nel primo articolo, e il controllo del peso e della glicemia in gravidanza, ci concentriamo ora sull’importanza di tenere in equilibrio l’acido folico e i folati durante i nove mesi di gestazione. 

Le malformazioni congenite rappresentano una sfida significativa per la salute pubblica, con un’incidenza che si attesta attorno al 3% delle nascite. Sebbene alcune di queste condizioni abbiano un’origine genetica, molte possono essere scongiurate adottando adeguate strategie di prevenzione primaria. Tra i principali fattori protettivi riconosciuti dalla comunità scientifica, un ruolo cruciale è attribuito all’assunzione di acido folico prima e durante la gravidanza. 

Acido folico e folati: una distinzione fondamentale 

L’acido folico e i folati sono forme diverse della vitamina B9, indispensabile per numerosi processi biologici. I folati sono presenti naturalmente negli alimenti, mentre l’acido folico è una forma sintetica utilizzata nei supplementi e negli alimenti fortificati. La distinzione tra le due forme è essenziale poiché l’acido folico ha una maggiore stabilità e biodisponibilità rispetto ai folati naturali. 

Il ruolo dell’acido folico nello sviluppo embrionale 

La vitamina B9 è coinvolta nella sintesi del DNA, dell’RNA e delle proteine, processi fondamentali per la crescita e la differenziazione cellulare. Durante la formazione dell’embrione, queste funzioni sono cruciali per lo sviluppo degli organi e dei tessuti. In particolare, l’acido folico gioca un ruolo chiave nella chiusura del tubo neurale, una struttura primordiale da cui si svilupperanno il cervello e il midollo spinale. 

Malformazioni del tubo neurale

Le malformazioni del tubo neurale (DTN) sono tra le anomalie congenite più gravi e comprendono condizioni come spina bifida, anencefalia ed encefalocele. Queste patologie derivano dalla mancata chiusura del tubo neurale nelle prime settimane di gestazione, spesso prima che la donna scopra di essere incinta. Studi scientifici hanno dimostrato che un’adeguata assunzione di acido folico riduce significativamente il rischio di DTN, rendendo la supplementazione una strategia di prevenzione efficace. 

Fabbisogno e integrazione di acido folico 

Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il fabbisogno giornaliero di folati per un adulto sano è di 0,4 mg. Durante la gravidanza, la richiesta aumenta a 0,6 mg/die, mentre durante l’allattamento si attesta a 0,5 mg/die. Tuttavia, per garantire una protezione efficace contro le malformazioni congenite, è raccomandata l’assunzione di un integratore di acido folico (0,4 mg al giorno) almeno un mese prima del concepimento e per tutto il primo trimestre di gravidanza. 

Fattori che influenzano l’assorbimento dei folati 

Nonostante la disponibilità di folati nella dieta, diversi fattori possono influenzarne l’assorbimento e il metabolismo. Tra questi troviamo: 

  • Patologie gastrointestinali: condizioni come celiachia, malattia di Crohn e gastrite atrofica possono compromettere l’assorbimento dei folati. 
  • Farmaci: alcuni farmaci, tra cui chemioterapici (metotrexato), anticonvulsivanti (carbamazepina, difenilidantoina) e contraccettivi orali, possono ridurre i livelli di folati nel sangue. 
  • Abitudini di vita: il fumo di tabacco e il consumo di alcol interferiscono con l’assorbimento e il metabolismo dell’acido folico. 
  • Fattori genetici: mutazioni genetiche, come quelle del gene MTHFR, possono compromettere l’efficacia della metabolizzazione dell’acido folico, aumentando il rischio di iperomocisteinemia e complicanze in gravidanza. 

Alimenti ricchi di folati 

Oltre alla supplementazione, una dieta equilibrata e ricca di alimenti contenenti folati può contribuire al soddisfacimento del fabbisogno giornaliero. Tra le principali fonti alimentari di folati troviamo: 

  • Verdure a foglia verde (spinaci, lattuga, cavolo, bietole) 
  • Legumi (lenticchie, ceci, fagioli) 
  • Agrumi (arance, limoni) 
  • Frutta secca (noci, mandorle) 
  • Cereali integrali e alimenti fortificati 

Conclusioni 

L’acido folico rappresenta un pilastro fondamentale della prevenzione primaria delle malformazioni congenite, in particolare delle anomalie del tubo neurale. L’integrazione della vitamina B9, unitamente a una dieta equilibrata e a stili di vita sani, costituisce una strategia semplice ed efficace per proteggere la salute materno-fetale.

La consapevolezza e l’educazione delle donne in età fertile riguardo l’importanza della supplementazione pre-concezionale possono fare la differenza nella riduzione dell’incidenza di queste patologie, migliorando il benessere delle future generazioni. 

Fonte: Malattie Rare, ISS 14/02/2020.

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