In un suo post pubblicato su X, Massimo Fantini ha analizzato i dati emersi nella quattordicesima edizione de “I numeri del cancro in Italia 2024”, presentato il 19 Dicembre 2024 a Roma in collaborazione con l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), Airtum (Associazione Italiana Registri Tumori), Fondazione Aiom, Osservatorio Nazionale Screening (Ons), Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), Passi d’Argento e della Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPeC-IAP).
Analizzando i dati riportati da “I numeri del cancro in Italia 2024”, secondo Fantini ci sono diverse buone notizie e qualche nota amara.
Buone notizie
- Nel 2024, in Italia, sono stimate 390.100 nuove diagnosi di tumore: 214.500 negli uomini e 175.600 nelle donne. Il numero di casi del 2024 è stabile rispetto ai due anni precedenti.
Come riportato sul sito quotidianosanita.it, il tumore più frequentemente diagnosticato in Italia, nel 2024, è il carcinoma della mammella (53.686 casi), seguito dal colon-retto (48.706), polmone (44.831), prostata (40.192) e vescica (31.016)
- La mortalità per cancro nei giovani adulti di età compresa tra 20 e 49 anni, è diminuita del 21,4% nelle donne e del 28% negli uomini negli ultimi 15 anni (2006-2021): questo grazie alla capacità di diagnosticare il cancro a stadi sempre più precoci e all’aumento della qualità e dell’efficacia delle terapie anticancro.
Come riportato sul sito quotidianosanita.it, tra le donne, in 15 anni, il tasso di mortalità per tumore della mammella è diminuito del 16,2% e quello del polmone del 46,4%. Al contrario, sono risultati stabili, nel tempo, i tassi di mortalità per i tumori del colon-retto e dell’ovaio.
Anche tra gli uomini di 20-49 anni i tassi di mortalità per il tumore del polmone sono sostanzialmente diminuiti (-35,5% in 15 anni), così come quelli per leucemie (31,3%) e tumori dello stomaco (-38,6%). Al contrario, sono rimasti stabili quelli relativi alle morti per tumore del colon-retto e del sistema nervoso centrale.
- Il 50% delle persone con una diagnosi di tumore riesce a guarire e avrà la stessa attesa di vita di chi non ha sviluppato il tumore: questa è la notizia più bella!!!
Questo traguardo è stato raggiunto negli ultimi 20-30 anni grazie all’avanzamento della ricerca biomedica e allo sviluppo di farmaci antitumorali sempre più efficaci e mirati
Note amare
Stili di vita scorretti
Fumo, alcol, obesità, sedentarietà sono ancora molto presenti nella popolazione.
Come riportato sul sito quotidianosanita.it, Il 24% degli adulti fuma, il 33% è in sovrappeso e il 10% è obeso, il 18% consuma alcol in quantità a rischio per la salute. Si registra anche un boom di sedentari, aumentati dal 23% nel 2008 al 28% nel 2023.
Dei quasi 10 milioni di morti oncologiche ogni anno in tutto il mondo, il 10,5% avviene in giovani adulti, cioè persone di età compresa tra 20 e 49 anni. In Europa, dove le popolazioni sono più vecchie, le morti per cancro in giovani adulti rappresentano il 4,3% di tutti i decessi oncologici registrati nel 2022.
Questi stili di vita vanno corretti, soprattutto perché sono alla base dell’aumento dell’incidenza dei tumori negli under 50. Per chi fosse interessato a conoscere i principali fattori che aumentano il rischio di sviluppare il cancro, Fantini sta approfondendo sul suo profilo X, il meccanismo e il rischio legato ad ognuno di loro.

Bassa partecipazione agli screening oncologici
Sia per paura, che per mancanza di tempo, per carenza di informazioni adeguate e di offerta capillare di screening oncologici sul territorio, molte persone non si sottopongono agli screening oncologici che permettono di diagnosticare il tumore a stadi precoci e di renderlo facilmente trattabile.
Su questo punto, le istituzioni dovrebbero fare campagne informative più capillari ed aumentare l’offerta di screening oncologici su tutto il territorio. Questo link fornisce un elenco degli screening oncologici raccomandati dal Ministero della Salute.
Fantini conclude che quanto emerge dalla corrente edizione “I numeri del cancro in Italia 2024” è un quadro molto incoraggiante e che ci stiamo avviando a rendere questa patologia curabile in alcuni casi (alcuni tipi di cancro, ma aumentano di anno in anno) e cronica in altri (aumentando l’aspettativa di vita dei pazienti).
Manca un’adeguata educazione sugli stili di vita e un’adeguata partecipazione agli screening, purtroppo. La scienza fa molto, ma il resto lo devono fare le persone, sia informandosi in maniera adeguata, sia facendo uno sforzo nel discriminare se una notizia arriva da una fonte ufficiale o se si tratta di una fake news, ma anche prendendo coscienza di quali sono gli stili di vita errati e le loro conseguenze sulla salute.
Uno screening precoce, capace di diagnosticare un tumore agli stadi iniziali, rappresenta in molti casi uno spartiacque tra la vita e la morte dopo una diagnosi di tumore.