Le malattie della pelle sono tra le patologie più diffuse al mondo. Colpiscono circa 15 milioni di italiani, un quarto della popolazione. Tra queste, la dermatite atopica e la psoriasi interessano il 10% della popolazione, mentre il melanoma, con 14.000 nuovi casi ogni anno, rappresenta l’80% delle morti per cancro cutaneo.
Sebbene la pelle sia spesso considerata un organo a sé, le sue malattie hanno frequentemente implicazioni sistemiche, coinvolgendo organi e meccanismi lontani dall’epidermide. Negli ultimi anni, una nuova prospettiva ha rivoluzionato la comprensione e il trattamento di molte di queste patologie: il ruolo del microbiota intestinale e cutaneo.
La nuova era della dermatologia: tecnologie e trattamenti innovativi
Gli sviluppi comprendono:
- Tecnologie non invasive come la dermoscopia e la microscopia confocale in vivo, che permettono diagnosi più precise senza ricorrere a biopsie invasive.
- Farmaci innovativi, come gli anticorpi monoclonali e le small molecules, che offrono trattamenti più efficaci e mirati per patologie come la psoriasi e la dermatite atopica.
Questi progressi rappresentano un cambio di paradigma: da terapie che si limitavano a controllare i sintomi si è passati a trattamenti che possono modificare il decorso delle malattie infiammatorie cutanee.
Il ruolo del microbiota nella salute della pelle
Il microbiota, la complessa comunità di microrganismi che vive sulla pelle e nel tratto intestinale, è al centro di una crescente attenzione scientifica. Questa popolazione invisibile, composta da miliardi di batteri, virus, funghi e altri microrganismi, non è solo un ospite passivo nel nostro organismo, ma un vero e proprio regolatore di processi fondamentali per la salute. In particolare, svolge un ruolo chiave nella regolazione del sistema immunitario e nell’equilibrio infiammatorio, influenzando la comparsa e l’andamento di molte malattie cutanee.

Microbiota e pelle: una relazione bidirezionale
La pelle e l’intestino, seppur distanti dal punto di vista anatomico, sono strettamente connessi attraverso una rete di segnali biochimici e immunologici. Questo rapporto è noto come “asse intestino-pelle”. Le alterazioni del microbiota intestinale, le disbiosi, possono scatenare o aggravare condizioni cutanee come acne, rosacea, psoriasi e dermatite atopica.
- Acne: Studi recenti suggeriscono che uno squilibrio nel microbiota intestinale possa contribuire alla sovrapproduzione di sebo e all’infiammazione cutanea, peggiorando i sintomi dell’acne.
- Rosacea: La disbiosi intestinale è stata associata a un aumento delle risposte infiammatorie, che si manifestano con arrossamenti persistenti e lesioni caratteristiche della rosacea.
- Psoriasi: Questa patologia autoimmune è stata collegata a un’alterazione del microbiota intestinale simile a quella osservata nelle malattie infiammatorie croniche intestinali, come il morbo di Crohn.
- Dermatite atopica: La disbiosi può aumentare la permeabilità intestinale, portando a un maggiore passaggio di tossine e allergeni nel sangue, con conseguente attivazione del sistema immunitario e peggioramento dell’infiammazione cutanea.
Come interagiscono microbiota e pelle
Il legame tra microbiota e pelle si basa su meccanismi biologici complessi:
- Regolazione del sistema immunitario: Il microbiota intestinale modula l’attività del sistema immunitario, influenzando le risposte infiammatorie sia a livello locale che sistemico. Un microbiota equilibrato promuove una risposta immunitaria bilanciata, mentre la disbiosi può favorire reazioni infiammatorie e autoimmuni.
- Produzione di metaboliti bioattivi: I batteri intestinali producono sostanze come acidi grassi a catena corta (SCFA), che hanno proprietà antinfiammatorie e regolano la funzione di barriera della pelle.
- Influenza sulla barriera intestinale: Una barriera intestinale sana impedisce il passaggio di tossine e patogeni nel circolo sanguigno. In caso di disbiosi, la permeabilità intestinale aumenta, permettendo a queste sostanze di entrare nel flusso sanguigno e contribuire all’infiammazione sistemica, con effetti negativi sulla pelle.
- Interazione diretta del microbiota cutaneo: Anche il microbiota residente sulla pelle gioca un ruolo essenziale. Un equilibrio tra microrganismi benefici e patogeni previene l’insorgenza di infezioni e infiammazioni cutanee.

Alimentazione e salute della pelle: il ruolo del microbiota
Ciò che mangiamo influisce profondamente sull’equilibrio del microbiota intestinale e, di conseguenza, sulla salute della pelle. Diete ricche di fibre, frutta, verdura e alimenti fermentati promuovono la crescita di batteri benefici, mentre un consumo eccessivo di zuccheri, grassi saturi e cibi altamente processati favorisce la disbiosi.
- Probiotici: I probiotici, presenti in alimenti come yogurt, kefir e crauti, possono aiutare a ristabilire l’equilibrio del microbiota, riducendo l’infiammazione sistemica.
- Prebiotici: Fibre solubili contenute in alimenti come avena, banane e carciofi forniscono nutrimento ai batteri benefici, favorendo la loro proliferazione.
- Alimenti antinfiammatori: Cibi ricchi di antiossidanti, come frutti di bosco e tè verde, contribuiscono a ridurre lo stress ossidativo, migliorando la salute cutanea.
Prospettive terapeutiche: il microbiota come bersaglio
La crescente comprensione del ruolo del microbiota nella salute della pelle sta portando a nuove strategie terapeutiche. Tra queste:
- Probiotici topici: Creazioni di creme e lozioni contenenti batteri benefici per riequilibrare il microbiota cutaneo.
- Trapianto di microbiota: Sebbene ancora in fase sperimentale, questa tecnica consiste nell’introduzione di microbiota sano per ripristinare l’equilibrio.
- Farmaci mirati: Sviluppo di terapie che modulano il microbiota o bloccano le vie infiammatorie associate alla disbiosi.
Conclusione
Il microbiota rappresenta una frontiera entusiasmante nella comprensione delle malattie cutanee. La sua influenza sull’infiammazione e sul sistema immunitario apre nuove opportunità per trattamenti integrati, che considerano la pelle come parte di un sistema complesso e interconnesso. Investire nella ricerca sul microbiota e promuovere stili di vita sani potrebbe rivelarsi la chiave per prevenire e trattare molte delle più comuni malattie dermatologiche.
La dermatologia sta vivendo una trasformazione epocale. Mentre continuiamo a comprendere le profonde connessioni tra la pelle e il resto del corpo, emerge con chiarezza che un approccio integrato, che tenga conto di fattori sistemici come il microbiota, può rivoluzionare la diagnosi e il trattamento delle malattie cutanee.
Fonte: The Role of the Gut Microbiome and Microbial Dysbiosis in Common Skin Diseases, MDPI 2024.